Un anno fa in preparazione al Natale, facemmo un incontro con Mons. Francesco Alfano: avevamo da poco aperto la nuova sede che per noi prima che un luogo fisico era la possibilità di crescere e ampliare la nostra dimensione di servizio.
In quell’incontro parlammo di tante cose ma soprattutto di nuovi progetti e nuovi impegni. Fu in quell’incontro che nacque una proposta, un poco per gioco, una cosa che allora ci pareva impossibile.
Qualcuno la buttò lì e qualcuno disse “ma dai!” Però abbiamo cominciato a lavorarci, a pensarci, a sognarlo. Abbiamo scoperto, dopo qualche mese, che a quel sogno stava lavorando anche la parrocchia di Alberi. Il progetto riguardava la gestione di una casa di spiritualità che ha sede proprio ad Alberi e che è dedicata ad Armida Barelli, donna che ha combattuto per i diritti e l’integrazione delle donne.
Così abbiamo cominciato a camminare assieme alla parrocchia di Alberi, ci siamo incontrati, abbiamo confrontato i progetti, lavorato per integrarli. Poco più di un mese fa, la Diocesi ha approvato il nuovo direttivo della Fondazione Barelli, costituito dai componenti della Exodus’94 e della parrocchia di Alberi.
È un dono grande: ci è stata affidata una struttura bellissima e con essa la sua storia e la possibilità di continuare quella storia.
Ci siamo ritrovati, noi tutti della fondazione Exodus con la parrocchia di Alberi, tutti i dipendenti dell’Armida Barelli ed il vescovo per pregare e ringraziare e contemplare la figura di san Giuseppe che ci insegna a custodire ed aspettare. Un ringraziamento a Don Emmanuel, che ci ha guidati nella riflessione con grande affetto.
Adesso ci attende un tempo di lavoro che speriamo sia fecondo, in cui custodire ciò che ci è stato donato e aspettare i frutti che, nella sua misericordia, il padre vorrà far germogliare dal nostro lavoro.